La sindrome da permeabilità intestinale (Leaky gut)
Dott.ssa Letizia Bernardi
Naturopatia Bionutrizionale
Che cos’ è un intestino permeabile?
L’intestino è naturalmente permeabile al passaggio di molecole molto piccole, perchè questo è il meccanismo che consente di assorbire i nutrienti vitali che vi transitano. Infatti, la regolazione della permeabilità intestinale è una delle funzioni di base delle cellule che rivestono la parete intestinale. Nelle persone sensibili però, il glutine può indurre le cellule intestinali a rilasciare zonulina, una proteina che può rompere le “giunzioni serrate” nel rivestimento intestinale.
Altri fattori - come infezioni, tossine, stress ed età - possono contribuire a provocare la rottura di queste giunzioni serrate.

Una volta che queste giunzioni vengono spezzate, si parla di un intestino permeabile. Quando un intestino è permeabile, sostanze come le tossine, i microbi, le particelle di cibo non digerito, e altro, possono passare dall’intestino e -attraverso il flusso ematico- spostarsi in tutto il corpo. Il sistema immunitario segnala questi "invasori stranieri" come patogeni e li attacca. La risposta immunitaria a questi invasori può apparire sotto forma di uno dei nove segni che indicano la presenza di una permeabilità intestinale, segni che sono elencati più avanti.
Quali sono le cause di permeabilità intestinale?
I principali responsabili della permeabilità intestinale sono gli antibiotici, i FANS, alcuni alimenti pro-infiammatori, le infezioni e le tossine.
Il glutine è la causa più nota della permeabilità intestinale. Anche altri alimenti però hanno questa funzione “infiammatoria”, come i latticini (in particolare la caseina) o alcuni cibi tossici, come lo zucchero e l’alcol. Le altre tossine capaci di incidere su questi meccanismi sono gli steroidi, gli antibiotici, i farmaci che riducono l’acidità e le tossine ambientali come il mercurio, i pesticidi e BPA dalla plastica. Le cause infettive più comuni sono una crescita eccessiva della candida albicans, la presenza dei parassiti intestinali e un’esuberante proliferazione della flora batterica intestinale.
Anche lo stress e l’età contribuiscono alla maggiore permeabilità intestinale.
Se si soffre di una qualsiasi delle seguenti condizioni, è probabile che si è in presenza di un intestino permeabile:
1. Problematiche gastrointestinali come meteorismo, gonfiore, diarrea o sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
2. Allergie ai pollini o agli acari o asma.
3. Squilibri ormonali come la sindrome premestruale o la sindrome dell’ovaio policistico.
4. Una diagnosi di patologia autoimmune, come l’artrite reumatoide, la tiroidite di Hashimoto, il lupus, la psoriasi, o la celiachia.
5. Una diagnosi di affaticamento cronico o di fibromialgia.
6. Problemi come la depressione, l’ansia, il disordine di attenzione (ADD) o l’iperattività (ADHD).
7. Problematiche dermatologiche come acne, rosacea o eczema.
8. La presenza di candida.
9. Allergie o intolleranze alimentari.
Come si fa a guarire una condizione di permeabilità intestinale?
Intanto è fondamentale rimuovere i cibi tossici e pro-infiammatori per un certo periodo di tempo (individuale). Inoltre, bisogna realizzare alcuni step per il trattamento a lungo termine.
1. Rimuovere tutte le fonti di infiammazione.
L’obiettivo deve essere quello di eliminare tutte le cose che influiscono negativamente sul tratto gastrointestinale, come i cibi pro-infiammatori (latticini, glutine), le sostanze tossiche, o le infezioni intestinali (parassiti).
2. Imparare un corretto stile nutrizionale.
Imparare a nutrirsi di alimenti vivi, crudi e colorati. Aggiungere quei nutrienti che incrementino una corretta flora intestinale come probiotici, prebiotici e simbiotici. Eventualmente adottare una dieta specifica contro la candida. Imparare a riconoscere e ad utilizzare gli enzimi degli alimenti.
3. Integratori.
L’avanzare dell’età, lo stress e uno stile di vita non sano inducono dei polimorfismi genetici nel nostro DNA che annullano l’efficacia di alcuni enzimi. Bisogna conoscere i propri dismetabolismi e se necessario introdurre con alcuni mirati integratori gli ingredienti essenziali per una corretta digestione e assorbimento dei nutrienti, come gli enzimi digestivi.
È fondamentale, in presenza di una permeabilità intestinale restaurare un microbiota efficiente, ripristinando batteri benefici con i probiotici in modo da ristabilire un sano equilibrio dei batteri “buoni”.
In alcuni casi è ipotizzabile anche integrare con fonti di L-glutammina, un aminoacido che aiuta a ringiovanire il rivestimento della parete intestinale.